Il Festival di Green&Blue vince il premio Best Event Award Italia e il secondo posto ai BEA World
L’evento del content hub GEDI si aggiudica il premio come miglior evento
Green/Sostenibile in Italia e secondo a livello internazionale
Il Festival di Green&Blue, il content hub GEDI dedicato ad ambiente e sostenibilità, si
aggiudica il primo posto ai Best Event Award (BEA), la più importante rassegna in Italia
e nel mondo dedicata alla community di eventi e live communication. Il Festival,
svoltosi il 5 e 6 giugno 2022 ai Bagni Misteriosi di Milano, ha conseguito il primo premio
ai BEA Italia nella categoria “Miglior Evento Green/Sostenibile”, e il secondo posto alla
manifestazione internazionale BEA World nella medesima categoria.
Un risultato che premia l’organizzazione di un festival concepito e prodotto mettendo
in opera soluzioni mirate a ridurre l’impatto ambientale, mantenendo alta la qualità
dell’evento e contribuendo attraverso i tanti interventi sul palco al dialogo e alla
sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico. Il Festival di Green&Blue, con la
produzione di Piano B, ha coinvolto 120 speaker, 4.000 visitatori, oltre 16 ore di diretta
streaming e una copertura redazionale che ha raggiunto 26,5 milioni di contatti nei due
giorni di evento.
Riccardo Luna, direttore di Green&Blue e curatore dell’evento, ha così commentato:
”Un altro modo di fare eventi non è solo possibile è anche doveroso ormai. È possibile farli
rispettando l’ambiente, progettandoli in modo da minimizzare le risorse e prevederne il
riuso, eliminando la plastica e riducendo le emissioni inquinanti. E il bello è che tutte
queste “sottrazioni” producono alla fine un evento migliore. Il Festival di Green&Blue
2022 non è stato un traguardo, ma è la prima tappa di un percorso che intendiamo
proseguire convinti che saranno sempre più numerosi quelli che faranno la stessa scelta. I
festival sono importanti, sono un fondamentale momento di incontro, confronto e cultura:
è essenziale che trasmettano una cultura della sostenibilità non solo nei
discorsi dal palco”.